Un’estate senza vacanze

Ciao!

Stamattina ero al parco dopo la solita colazione del week end al chiosco e stavo leggendo un libro …ho realizzato d’un tratto che questa per me sarà una estate senza vacanze. Tre settimane di ferie – obbligatorie – ma niente vacanze.


Sono ancora a Bologna e lavorerò fino al 5 agosto, e ne sono contenta. Quest’ultima settimana di lavoro sarà la più tranquilla in assoluto e ho già tutte le serate impegnate in saluti e commissioni da fare prima delle ferie. 

Mai come questa estate mi sono goduta la città, evitando di mettermi in auto e affrontare code in autostrada. Avevo un enorme bisogno di riposarmi e dedicare del tempo a me stessa. 

Passerò queste ferie dai miei nelle Marche, godendomi il fresco del nostro giardino. Farò poi una breve fuga in Basilicata per partecipare al matrimonio di una cara amica. Non posso chiamare questa brevissima trasferta di 3 giorni vacanza. No! Sarà stancantissimo, ma non posso mancare.

Non andrò in vacanza anche perchè questa è stata l’estate dei matrimoni. Ben 4, tutti di persone a me carissime. Quelli per i quali non puoi per nessuna ragione declinare l’invito.

La felicità di trascorrere giornate con amici condividendo emozioni (anche al cardiopalma: vedi mio post precedente) non fa comunque rimpiangere il dover rinunciare ad un viaggetto. 

Mettici anche che non sono un’amante del mare e trovare amici che rinuncino alla classica settimana di mare per andare in montagna o al lago, non è semplice!

Per tutte queste ragioni, la mia sarà un’estate senza vacanze, ma comunque di relax!

Ho vissuto Bologna e i miei spazi come mai prima d’ora. Acquisendo nuove abitudini e coltivando le vecchie.

Ovviamente ogni qual volta vedo immagini di partenze, vacanze, rientri, un po’ vi invidio….ma tant’è! 

Buona estate a tutti!

Vale

Quella volta che…ho perso una fede 5 minuti prima del matrimonio della mia amica 

Sì, il titolo del post non è un inganno…ho perso una fede 5 minuti prima dell’arrivo della sposa in chiesa.

Lo shock è stato talmente grande che devo ancora riprendermi, anche a distanza di giorni…

È andata più o meno così:

Ore 16 arrivo a casa della sposa e mi godo la fase di trucco e preparazione insieme a lei e ad altre amiche. La mia amica mi chiede il favore di portare il cuscino con le fedi in chiesa e di consegnarlo per la cerimonia. “Certo amica! Che problema c’è?? Anzi, sono molto felice di farlo, grazie per avermelo chiesto!”

Ore 16.45 esco da casa della sposa per raggiungere insieme alle mie amiche la chiesa. Dopo aver parcheggiato la macchina a 100 metri di distanza ci accingiamo baldanzose verso la chiesa. Io in testa al corteo con il cuscino in una mano e la pochette nell’altra. Ad un tratto sento un doppio rumore metallico – tlin tlin – e come se niente fosse mi giro verso le mie amiche convinta che avessero perso un orecchino. 

Beh le espressioni di terrore nel loro viso non le dimenticherò facilmente. Pur non avendo il coraggio ho abbassato lo sguardo al cuscino e….mancava una delle due fedi! 

Panico, terrore, shock!!! Ho posato tutto quello che avevo a terra – notare che eravamo proprio sotto un semaforo – e mentre realizzo che era caduta proprio dentro la grata di un tombino, inizio ad urlare che mi stavo sentendo male. Cosa tra l’altro  verissima. Nella mia testa ormai sentivo solo un suono continuo tipo ululato…non capivo più nulla!!

Per fortuna le mie amiche hanno mantenuto la lucidità e coinvolgendo amici, mariti e il provvidenziale intervento della fotografa del negozio di fronte (che non so per quale motivo avesse una barra di ferro con un magnete in fondo) siamo riusciti a recuperarla in poco tempo.

La cosa assurda è che la fede è caduta nell’unico tombino incontrato lungo il percorso!! Vi rendete conto???

Appena recuperata ho abbracciato la nostra eroina, che si è offerta di sporgersi dentro in tombino mentre noi la tenevamo per i piedi e sono scoppiata in un pianto di gioia e di sollievo. 

Potrei avventurarmi in mille interpretazioni di questo evento, senz’altro traumatico, ma la cosa che mi riecheggiava in testa era che la mia amica si era fidata di me e io avevo perso il simbolo di tutta la cerimonia…dentro un fottutissimo tombino per giunta!!!

Ho vissuto quei 10 minuti di puro terrore in uno stato di totale incoscienza, tant’è che rivedo tutta la vicenda non con i miei occhi, ma dall’esterno! Assurdo!!

L’insegnamento di questa esperienza?  Stringete bene quei fiocchi spose!!! Se vi tremano le mani al momento dello scambio degli anelli qualcuno sarà felice di aiutarvi, ma intanto avrete qualcosa da scambiarvi!

Io mi riprenderò tra due mesi, ma nel frattempo ho chiamato la prossima amica che si sposa raccomandole di stringere bene i fiocchi di raso 😉👰🏻